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Domenica, 29 Marzo 2020 16:37

Poesie erotiche In evidenza

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Ho ritrovato fra le carte delle poesie erotiche francesi che avevo tradotto anni fa per una mia performance poetica (Louise Labé, Marot, Cocteau, Bataille, Calaferte...). Fra queste, una poesia di Claude Chappuys, poeta del '500.

S'ensuivent les blasons anatomiques du corps féminin. Ensemble les Contre-Blasons, de nouveau composez et aditionnez, avec les figures, le tout mis par ordre ; composez par plusieurs poetes contemporains; avec la table desdictz blasons et contre-blasons imprimez en ceste année. A Paris, pour Charles L'Angelier, 1550 [Amsterdam (Bruxelles), 1866].‎

LE CON DE LA PUCELLE Claude Chappuys

Con, non pas con : mais petit sadinet

Con, mon plaisir, mon gentil jardinet :

Où ne fut donq planté ni arbre ni souche

Con, joli con à la vermeille bouche

Con, mon petit mignon, ma petite fossette        

Con rebondy en forme de bossette

Con revestu d'une riche toyson

De fin poil d’or en sa vraye saison

Con qui tant a de force et de puissance

Con qui seul peult bailler la jouyssance

Con qui la main trop paresseuse et lente

Rend, quand il veult, hardie et diligente

Con qui commande à l'œil de faire signe

A cil qui tient de l'amour la plus digne :

Et qui ordonne à la bouche parler

De tout plaisir, et ennuy ravaller

Con, tu as bien la force et le pouvoir

Ung tetin ferme esbranler et mouvoir

Con, tu n'es point de ses cons furieux

Tu es le con très beau et gratieux

Qui n'a senty ceste doulce bataille

Con, il n'est point autre con qui te vaille

(…) Mona, non mona: ma soave dolcetto,

Mio diletto, mio incantevole giardino:

Che piantato non vide né albero né ceppo      

Mona deliziosa, dal labbro porporino,

Mona, mia preziosa, mia piccola fossetta

Mona paffuta a forma di gobbetta

Mona ricoperta da un folto vello

Di pel d’oro fino nel suo tempo più bello

Mona che ha assai forza, assai potere

Da concedere lei sola il piacere

Mona che la mano così pavida e indolente

Rende, quando vuole, ardita e diligente

Mona che comanda all’occhio di far segno

A quello che di amor ritien più degno:

E che ordina alla bocca di parlare

Di ogni piacere, e ogni pena ingoiare

Mona, tu hai la forza ed il potere

Di scuoter financo le mammelle più dure

Mona, tu non sei come una mona furiosa

Ma sei una mona avvenente e graziosa

Che mai ha sentito la dolce battaglia

Mona nessun’altra ti eguaglia (…)

Letto 1110 volte Ultima modifica il Mercoledì, 23 Giugno 2021 15:22

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